CASTELLO
DI FILACCIANO
Il castello di Filacciano è un palazzo realizzato sopra un’antica fortificazione del castrum medioevale
AREA
Historic Building Restoration
DOVE
Filacciano, Lazio
- Italy
Il castello di Filacciano per come lo vediamo oggi è un palazzo realizzato sopra un’antica fortificazione del castrum medioevale certamente, ad opera di Matthia dè Rossi allievo prediletto del Bernini, al tempo della signoria dei Naro, intorno alla metà dei seicento, quando venne realizzato anche l’ampliamento del Castrum in Borgo che è rimasto - come il castello - sostanzialmente intatto. Il palazzo presentava numerosi danni strutturali, dovuti anche ai recenti terremoti che consigliavano un serio lavoro di consolidamento e miglioramento sismico. In seguito a questi lavori di consolidamento, si sono proposte varie soluzioni sia per gli interni che per le finiture superficiali esterne come: le facciate, i tetti e il torrino coronato da due statue romane e un gentile insieme di campane sottostanti una struttura in ferro, tipico coronamento di un palazzo che svolgeva anche le attività civili della comunità, all’epoca feudale.
Il restauro importante voluto dalla Famiglia Del Drago ha interessato sia l’esterno che gli interni del Palazzo, mettendo a punto con un dialogo serrato contemporaneità e tradizione, cercando la continuità della storia e dell’arte del vivere.
In occasione del montaggio dei ponteggi sono state effettuate delle prove stratigrafiche che hanno evidenziato che la originale coloritura delle facciate era sulla tonalità del bianco in contrasto con gli elementi in pietra e finta pietra delle partiture architettoniche tonalità che sono state riproposte dal progetto di restauro.
Tutti i materiali utilizzati per il restauro rispettano gli originali: calci stagionate con pigmenti e terre naturali. Lo studio delle coloriture ha permesso di riportare il Palazzo verso la leggerezza che si era persa nel tempo. Delicata è stata anche la sovrapposizione degli impianti tecnologici nei confronti della storia secolare dell’edificio. Grande attenzione nei confronti della sostenibilità dell’intervento, utilizzo di materiali di recupero o locali, così come gli artigiani e i restauratori che hanno partecipato all’intervento.
Le cose si acquietano in un dialogo armonioso apparendo come se ci fossero sempre state fino a poter dire che “sono di oggi”.
La scommessa è stata quella di arrivare da un restauro classico.. ad un contemporaneo classico… senza forzature.
Le cose si riordinano tra interno ed esterno, così come le antiche decorazioni, come hanno fatto le due statue marmoree (soprannominate Marcantonio e Margherita), presenti sulla facciata principale in corrispondenza della torre, che in seguito al terremoto sono state restaurate e riposizionate in sicurezza nella loro originaria collocazione.